lunedì 22 dicembre 2014

Grignetta-Sentiero Cermenati 20/xii/2014


Località
Tempo percorrenza
Dislivello
Acqua
Resinelli
1 e 40' 
circa 1000m
- , portarla!





"Ci sarà neve?"
Partiamo con vestiti superpesanti da neve, scarponi, ramponi, berrette, guanti..per ritrovarci ai Resinelli con 10° alle 9 di mattina (sarebbero diventati poi 20 nel pomeriggio!!)..va bè, almeno in cima apprezzerò il fatto di essermi vestita così!
Parcheggiamo sotto Il Forno e raggiungiamo le vicinanze del Rifugio Porta seguendo la strada per le macchine (non passa praticamente nessuno comunque)..quando vedete una casetta con gli infissi rossi nel bosco a sinistra, ecco: da qui parte il sentiero per la Cermenati! (il Porta rimane sulla dx, un pò più avanti)..l'avevo già fatta qualche anno fa, e me lo ricordavo come un sentiero ammazza-ginocchia: non abbastanza, è peggio di quanto ricordassi!
Almeno mi aspettano..

Monte Rosa

Sarà il poco allenamento di questo periodo, saranno i piedi che bollono negli scarponi a causa del clima tropicale..mi trascino su abbastanza lentamente, mentre Bruschi va su che è una meraviglia (tanto per cambiare)..ogni tanto arriva un'ondata di vento che è una manna dal cielo!
Basta salire davvero pochissimo per capire che oggi il panorama sarà favoloso!La Brianza è completamente coperta da un mare di nuvole..
Bella dritta mi hanno detto..
Incontriamo la neve solo in alto (suppongo a quota 1800-1900m)..c'è qualche pezzettino un pò gelato dove la traccia è battuta ma nulla di che..comunque alcuni scendono con i ramponi!


Alla fine sgusciamo sull'ultimo tratto, quello attrezzato con le catene, e finalmente lo incontriamo: il GELO!Praticamente arriviamo dal canale in maniche corte, e appena tocchiamo le catene ci mettiamo addosso tutto quello che abbiamo!Pochi metri e siamo in vetta!

Omini verso il Brioschi


Piz
Ci dirigiamo verso la croce e chi incontriamo?Zia Silvia e Kyra!
Le riconosciamo subito perché spesso ci imbattiamo nei racconti delle loro gite..peccato che Bruschi rizza su il pelo (non si smentisce mai la capra..) ma chissà, magari in futuro giocherà anche con Kyra!

Che tipe!
Come preannunciato, il panorama è.....è!Non ci sono davvero parole, è troppo troppo bello oggi!



Ci rintaniamo un attimo nell'igloo giusto per mangiare due mandarini e bere il the, poi ci troviamo un posticino sotto la croce e..si sta da dio!Sarei stata veramente tutto il giorno sdraiata nella neve a prendere il sole!
Un pò di parole con Silvia (argomenti donneschi), ed è già ora di tornare giù!
Mi metto ai piedi i ramponi nuovi, e prima di arrivare a metà strada mi sono già ramponata ripetutamente lo stinco, con annesse cadute e pantaloni bucati..c'è da fare pratica!
Giunti in fondo con le ginocchia devastate, merenda a base di polenta, formaggio e birra al 2184, e poi dritti filati a casa!
Alla prossima!


venerdì 19 dicembre 2014

Giumello-Monte Muggio 17/XII/2014


Località
Tempo percorrenza
Dislivello
Acqua
Giumello
40' (oggi ce la prendiamo moooolto comoda)
260m
+ (qualche ruscelletto)





Dopo giorni di pioggia quasi incessante, decidiamo di fidarci del timidissimo sole che ha fatto capolino la mattina e di farci un giretto tranquillo: obbiettivo prima neve dell'anno!
Raggiungiamo i nostri amici a Crandola e partiamo con destinazione Giumello: fortunatamente, per ora, nessuna lastra di ghiaccio sulla strada..fa ancora troppo "caldo"!
Decidiamo di salire su alla croce: alla fine uno può anche salirci come preferisce, ma noi di solito seguiamo una traccia che arriva a costeggiare praticamente la pineta sulla sinistra, guardando verso la cima.

Semplicemente stupendo!

Bei colori all'orizzonte!
Ci portiamo sul pendio che dà verso il lago, e finalmente incontriamo la neve!Non è molta ma i cani impazziscono (e pure io, era ora)!
Saliamo fino a raggiungere la "cresta" (per dire, non ha niente di una cresta, è larga come un'autostrada); da qui, si raggiunge facilmente la croce!
Panorama unico anche con tutti questi nuvoloni!



Legnone

Bruschi al cospetto del Legnone
Bruschi e Linda

giovedì 25 settembre 2014

Introbio-Rif.Buzzoni [altra via] 25/9/2014

Località
Tempo percorrenza
Dislivello
Acqua
Introbio
2h
1000m
+++




Ci sono delle mattine in cui mi sveglio e sento di dover fare una camminata senza niente e nessuno intorno..stamattina era una di queste.
Ore 7.30: Bruschi è già sveglia ma ha capito l'andazzo e tarda a finire la sua pappa..non ha voglia di fare le cose di fretta. Io invece, che ho sempre fretta, in dieci minuti mi sono lavata, vestita, messa le scarpe e preparato lo zaino..il tempo che sua maestà finisca l'ultima crocchetta e partiamo.
Puntiamo la piazza dei Carabinieri: oggi saliamo da qui, in primis perché questa strada non la facciamo mai, e poi perché voglio misurare la lunghezza dei due sentieri per capire quale è più lungo [alla fine scoprirò che questo che faccio oggi è più corto..ma non so per quale strana ragione ci metto lo stesso tempo!].
Comunque, fino a Nava di Barzio se segue questo itinerario:

Arrivati al cartello, questa volta giriamo a sinistra:


Non fatevi intimidire dai tempi riportati, non ci vuole davvero così tanto ad andare su da qui!
Da qui, la strada prosegue tra leggeri su e giù nel bosco..praticamente si cammina in piano per venti minuti attraversando qualche valletta qua e là.
C'è solo un piccolo passaggio attrezzato con le catene prima della "scala" qui sotto, ma non è davvero niente di che!


Ci fermiamo a bere ad una fontanella appena sopra e ripartiamo: pochi passi e troviamo un bivio..dritti per la nostra meta, a sinistra verso il basso per tornare a Introbio (si arriva al Corno).


Arriviamo in località Piancagianni (penso si scriva tutto attaccato)..decisamente diroccata:



Attraversiamo un'ultima valletta e si inizia a salire..e salire..e salire, in un bosco molto bello ma che sembra non finire mai..

..autunno


un tornantino dopo l'altro, finché si intravede la luce in cima e si sbuca fuori all'alpe Tee:



Ci ricongiungiamo con il sentiero che arriva da Introbio e che passa ai piedi della pineta di Mezzacca; puntiamo il rifugio e in mezz'oretta neanche siamo su!
Totale tempo impiegato: 1h45'

Oggi chiuso..aperto il weekend!


Grignone
Felicità

Pennica

Troppobelloqui!







martedì 26 agosto 2014

Introbio-Biandino-S.Rita-Pizzo 3 Signori-Lago di Sasso

Località
Tempo percorrenza
Dislivello
Acqua
Introbio
4h+
circa 2000m
+++





Ci siamo, finalmente: la tappa più tosta della stagione!Si, perché purtroppo scarpinate come questa richiedono tutta la giornata, e con l'arrivo di settembre e degli esami non avremo più molto tempo (purtroppo).
Io e il babbo abbiamo stimato circa 30km tra andata e ritorno (io non uso il gps, per cui se qualcuno volesse confermarmelo mi farebbe piacere!) con circa 2000m di dislivello (Introbio 590m - Pizzo 2554m..più vari su e giù!)..il dislivello più impegnativo che io e Bruschi abbiamo mai affrontato in un'unica giornata, ma oggi siamo determinate!
Partiamo da casa mia e ci avviamo sul sentiero per Introbio (che all'inizio corrisponde a quello per andare sia alla Grassi che al Buzzoni -vedi post precedenti-) ..questa volta al bivio però tiriamo dritto:

Tenete la sinistra..seguite lo sfuocato nella foto!eheh

..finiamo sulla strada per Biandino..pochi tratti, ma purtroppo salendo da questa parte non possono essere evitati; comunque poco dopo si arriva al primo ponte e da qui parte la prima "scorciatoia" (quella dell'acqua S.Carlo) che dopo alcuni minuti nel bosco ci riporta sulla strada in prossimità della fonte:

Deviazione al primo ponte
Sosta d'obbligo
Poco dopo troviamo un altro bivio sulla sinistra e via di seconda "scorciatoria" (in realtà secondo me questo sentiero non accorcia un bel nulla..); in ogni caso potete anche decidere di seguire la strada, l'unica seccatura è il passaggio delle macchine, ma se andate in settimana non ne troverete poi tantissime. Se invece optate per il sentiero ricordatevi di legare il cane al ponticello (c'è anche un cartello) poiché poco dopo c'è un agriturismo con oche, galline, conigli (mi è stato riferito anche di cavalli piazzati proprio sul sentiero!)..tutti liberi nel prato!
Seguendo il sentiero per una buona mezz'ora si arriva prima a delle baite che si trovano proprio sopra la baita degli alpini (a cui potete accedere dal sentiero grazie ad una deviazione segnata da un cartello), poi al monumento a forma di piramide (non me ne vogliano gli Introbiesi, ma non mi ricordo assolutamente a chi è dedicato) e infine imbocchiamo la val Biandino:

Bruschi che studia come attraversare il ruscello

I primi 900 metri sono andati..

Eccolo lì in alto che ci aspetta..
Non mi sono dilungata molto nella descrizione di questo tratto per due motivi:
a) è talmente noioso che mi sono annoiata pure a scrivere due righe a proposito
b) a parte qualche scorcio qua e là non è che ci siano chissà che panorami..per arrivare in Val Biandino opterei per tutt'altri itinerari!Ma oggi va così..

Proseguiamo per la Madonna della Neve (Chiesetta e Rifugio annesso al centro della valle).. e finalmente inizia la parte interessante della nostra gita!
Prendiamo a sinistra il primo sentierino che troviamo (c'è un cartello che indica: S.Rita)..in fondo vediamo invece il sentiero che conduce al Lago di Sasso.
Questo sentierino sotto il sole si fa sentire abbastanza, breve ma intenso insomma..per fortuna troviamo una fontanella a metà percorso:


..e poi vogliamo parlare del Grignone che sbuca alle nostre spalle?

Grignone con Zapel che sembra un'autostrada da qua!
Finalmente arriviamo e ci concediamo una sosta merenda..ma ripartiamo praticamente subito perché devo arrivare in cima prima che arrivino le nuvole!Oggi il panorama non me lo toglie nessuno..

S.Rita con tutta la cresta dietro.
Il sentiero parte proprio davanti al rifugio (tenete la sinistra, altrimenti andate al Lago di Sasso!) e ci fa circumnavigare a sinistra (siamo praticamente in Val Varrone!) fino ad arrivare a poca distanza dal Dente di Varrone:

Dente e Disgrazia
Ci sono delle roccette (io ho usato le mani e sono salita senza problemi..per i meno impediti non c'è bisogno nemmeno di usarle!..il cane di sicuro è quello che ha meno problemi di tutti).

A destra il sentiero che abbiamo appena percorso, a sinistra la Val biandino. Il signore che vedete è un tipo sui 70 (?) che con la salita di oggi arriva a quota 10000m di dislivello in una settimana. Mitico!
Raggiungiamo finalmente la Bocchetta di Piazzocco, dove incontriamo il sentiero che arriva dalla Falc e dove al ritorno imboccheremo il sentiero del Cardinale per raggiungere il Lago di Sasso.

Dorsale orobica lecchese: Bocchetta di piazzocco
Da qui inizia la parte più piacevole del tragitto, intanto perché come sempre incontriamo gli abitanti di questo posto e questo ci rende sempre molto felici:


Quando si muovono non si sente il minimo rumore.

Starei a guardarli per ore..

La vista sul lago di Inferno non è niente male..


E il panettone finale roccioso ci piace proprio tanto!

Anche qui sull'ultimo pezzettino bisogna usare un pò le sante manine..

Il panorama dalla cima, finalmente!

Piano di Bobbio, Valtorta, Grignetta, Due mani e Resegone nelle nuvole.

Grignone e Grignetta
Pausa cibo rapidissima (Bruschi si spazza un hamburger in 10 secondi) e scendiamo praticamente subito: si congela quassù!
Torniamo alla Bocchetta di Piazzocco e scendiamo a sinistra verso il Lago:

Ultimo saluto agli stambecchi.

Piazzocco: lo riconoscete per la casettina di sassi sulla destra..quando il babbo era giovane facevano una festa con il CAI.. sarebbe interessante riproporla, il posto è davvero carino!
..in realtà questo sentiero "taglia" tutto il pendio lacustre del Pizzo per portarsi sull'altro versante e raggiungere il rifugio Grassi; a metà però c'è un sentierino mooolto ripido che scende al lago (non è indicato e si vede poco..bisogna aguzzare un pò la vista). Molto carino comunque!

Relax prima di tornare a casa!
Ci portiamo sull'altra sponda grazie ad un sentiero tra i sassoni sulla destra (è segnato da alcuni paletti)..e ci incamminiamo lentamente verso casa..con un unico pensiero in testa: "che palle devo rifare la strada di Biandino!".
Alla prossima!